LA STORIA

LA STORIA

Menichini Gioiellieri

La gioielleria Menichini, fondata nel 1865 da antichi maestri orafi, è un punto di riferimento dei cittadini della Capitale e dei turisti amanti dello stile italiano, per l’accurata  lavorazione di gioielli di lusso, ma anche per l’eccezionale qualità e l’assoluta novità proposta dal design orafo.

Le origini della Menichini Gioiellieri risalgono al 1850, da Raffaele Menichini da Chieti, ultimo discendente di una famiglia di orafi, trasferitasi a Roma e prosegue ininterrottamente da cinque generazioni.

Nel rispetto della tradizione di un impresa che incarna i valori dell’artigianato orafo del nostro Paese, Ettore Menichini con i figli Renato e Riccardo sono l’incontro tra due passioni, quella del bello e dell’arte preziosa, che si ritrovano nelle vetrine della gioielleria di Piazza di Spagna 1, dove l’attività si è trasferita dal 1966.

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Un riferimento per il gioielli di prestigio e creazioni di alta oreficeria nella suggestiva cornice di Piazza di Spagna, nel cuore di Roma

Per Saperne di Più

Giacomo Menichini
Nicola Menichini

Raffaele Menichini da Chieti

Ultimo discendente di una famiglia di orafi, si trasferisce a Roma nel 1850), venuto anche lui a Roma dalla nativa città abruzzese, dove l’artigianato orafo artistico ha tradizioni radicate che risalgono al XV secolo dal grande maestro orafo Nicola da Guardiagrele, ai maestri orafi di Orsogna tra il 1700 e il 1850 (tra i più famosi i Piccicacco) fino ad arrivare agli artisti del XIX secolo quali ad esempio Attilio Bartoletti.

Giacomo Menichini

Giacomo Menichini (1835 – 1914) inizia a lavorare con il padre Raffaele ma poi entra nella bottega di Francesco Fasoli è eletto il Patentato Maestro 31 marzo dell’anno 1865 con il versamento di trenta scudi, e lavora da orefice, al numero 2 di Via Santa Maria della Tinta in Roma (l’odierna Via Monte Brianzo). Il suo bollo è: C. 136. M. Così si legge nel tomo 2° di “Argentieri, Gemmari o Orafi d’Italia” ( Archivio Storico dell’Università degli orafi dell’Alma Città di Roma Edizioni Lorenzo del Turco – Via di S. Eligio 8/a Roma).

Nicola Menichini

Si associa con il fratello Nicola (1848 – 1917). Giacomo rimane scapolo, Nicola, invece, sposa Virginia Agnesotti, figlia di Silvestro e Teresa Turini di antica discendenza romana. Da questo matrimonio nascono tre figli, Ettore e Silvestro e Ida.

Ettore Menichini

Ettore Menichini (1879 – 1935), dopo essersi dedicato allo studio dell’arte orafa tradizionale e si specializza nell’incassatura di pietre preziose a Parigi. Lavora dal 1898 al fianco del padre e dello zio, Giacomo che aveva dato vita all’attività nel 1865. Ettore ha grande spirito di iniziativa e trasforma una parte del laboratorio in negozio di vendita al pubblico. 

Subisce un furto che quasi lo mette a terra, ma si riprende in breve tempo e, con la collaborazione del fratello Silvestro, che poi morirà ancora giovane nel 1918, della sorella Ida e della moglie Maria Checchini, che ha sposato nel 1904, sfrutta tutte le possibilità del momento e l’attività fiorisce diventando una gioielleria conosciuta nell’Urbe. 

Spinto dalla sua passione per il mestiere due anni dopo Ettore si reca di nuovo a Parigi durante la terza Esposizione Universale per prendere contatto con le più autorevoli personalità del mondo orafo francese tornando a Roma ricco di nuove idee. Infatti, prima del conflitto 1915-1918, molte importanti famiglie liquidarono una parte del loro patrimonio in gioie, come pure subito dopo la fine della guerra si ebbe sul mercato un’enorme affluenza di magnifici gioielli portati dai immigrati russi. 

Ettore compra gioielli, lavora le perle, ritaglia i vecchi diamanti, sfrutta tutte le sue conoscenze tecniche sulle pietre preziose e poi rivende sui più ricchi mercati francesi, svizzeri, tedeschi ed inglesi. Dedicandosi con sempre più crescente passione a questa sua personale attività, lascia il lavoro della vendita al pubblico ai suoi collaboratori. Nel frattempo diviene uno dei più quotati conoscitori di pietre preziose e, solo con altre due ditte romane, divide l’onore di essere iscritto per il commercio estero alla Camera di Parigi.

 

Ettore Menechini

Un pericoloso fatto di cronaca che ispirò il film con Alberto Sordi “Ladro lui ladra lei”.

E’ una storia memorabile quel fatto di cronaca registrato sulle prime pagine di tutti i giornali il 6 marzo 1930. La vicenda fu talmente audace che anni dopo ispirò il film di Luigi Zampa “Ladro lui ladra lei” interpretato da Alberto Sordi e Sylvia Koscina. Ebbene, il 6 marzo 1930 alle 10 di mattina tre falsi carabinieri arrivano in via Principe Amedeo 26, dove era situata la gioielleria di Ettore Menichini. Senza tanti complimenti, e con un falso ordine di cattura per ricettazione di gioielli rubati, perquisirono il negozio e sequestrarono moltissimi gioielli preziosi sotto lo sguardo sbalordito del proprietario e di alcuni clienti entrati occasionalmente e trattenuti come “testimoni”. Finito il saccheggio, il gioielliere fu addirittura arrestato e portato in carcere a Regina Coeli direttamente dai tre falsi militari. Ettore Menichini finì in cella, mentre i ladri travestiti da carabinieri si dileguarono con il bottino del valore di due milioni di lire. Prima che qualcuno si accorgesse della diabolica truffa passò del tempo. I due ladri furono rintracciati solo a distanza di giorni con parte della refurtiva e, nel 1932, condannati a 30, 18 e 14 anni di carcere.

Mario e Renato Menichini

Gli affari prosperano e Mario (1905 – 1985) e Renato (1908 – 1990), due figli di Ettore (gli altri sono Virginia, Clara, Violetta, Marcella, Adriana, e Sergio), cominciano a lavorare al fianco del padre. Il negozio, ormai famoso, viene trasferito dopo il furto del 1930 in via Cavour e l’anno successivo la ditta si trasforma in “Mario e Renato, fratelli Menichini” con l’apertura in piazza di Spagna 74, nei locali ad angolo con via dei Condotti.

Renato viene chiamato alle armi durante la Guerra di Etiopia ( 1935-1936 ) scampa ad una epidemia di malaria che aveva decimato il suo reparto, viene congedato e torna in gioielleria, nel frattempo gestita dal fratello Mario. Ma con la morte di Ettore nel 1935 e con lo scoppio della seconda guerra mondiale tutto subisce profondi cambiamenti e ora Mario viene richiamato alle armi.

Piazza di Spagna
Renato Menichini
Ettore Menichini
Ettore Menichini

Anni '60

Il dopo-guerra è molto difficile per tutti ma lentamente l’attività torna a svolgersi come e più di prima. I fratelli Menichini cavalcano il “Boom economico” degli anni 60 specializzandosi sempre più sulla manifattura altamente qualificata ed una offerta maggiore di prodotti tra cui orologi, argenteria e accessori. Mario inoltre si dedica con grande passione all’attività sindacale rifondando sia la Associazione Orafa Romana (di cui sarà Presidente per due mandati) che la storica “Università e Nobil Collegio degli Orafi dell’Alma città di Roma (di cui sarà Camerlengo per dieci anni).

Ettore Menichini (1938), il primogenito dei cinque figli di Renato (gli altri sono Simonetta, Germania, Letizia e Valerio)  con Maria Pia Santangeli, nel 1958, dopo gli studi e dopo altre esperienze specifiche nel settore orafo e gemmologico presso l’Istituto Benvenuto Cellini di Valenza Po, , inizia l’attività di gioielliere collaborando con lo zio ed il padre. In particolare segue le orme dello zio Mario nell’attività sindacale e culturale degli orafi romani come Presidente dell’A.R.R.O. (1992 – 2001), come Console Tesoriere del Nobil Collegio dell’Alma Città di Roma ( 1983 – 2015) e Tesoriere della FederDettaglianti (1983 – 1992).

Nel 1963 la boutique si trasferisce nella attuale posizione di Piazza di Spagna, 1. La nuova location si rivelerà una gradevole sorpresa, infatti l’angolo è frequentato da romani amanti dell’antiquariato e del buon gusto ma anche da una clientela straniera con notevoli possibilità economiche.  

Il negozio si trasforma in gioielleria di lusso grazie all’offerta di marchi internazionali prestigiosi di orologi (Jaeger – Le Coultre, Piaget, Baume & Mercier, solo per citarne alcune) e di gioielli (Chopard, Favero, Federico Buccellati, La Casa Vernier ecc.) anche di manifattura orafa vicentina mantenendo alcontempo la realizzazione di propri gioielli esclusivi o anche personalizzati concedendo alla clientela una atmosfera professionale a 360 gradi sul gioiello di lusso da possedere per sempre.

Renato Menichini

(1970) si diploma nel 1988 e frequenta il corso di laurea in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma e si laurea nel 1994 dopo aver già deciso di proseguire l’attività di famiglia ed avendo iniziato a frequentare il negozio durante gli ultimi anni di università. Dopo aver assolto gli obblighi di leva frequentando con successo il 159° Corso Allievi Ufficiali di Complemento, nel 1996 inizia a lavorare a tempo pieno al fianco dei suoi genitori nell’attività di famiglia. Con passione e forte interesse segue i numerosi e repentini cambiamenti avvenuti nel mondo del lusso negli anni ’90 e nel 2000, attratto dal rapporto con il pubblico che frequenta i locali di Piazza di Spagna 1. Nel 2002 si sposa con Cinzia, nel 2005 e nel 2007 hanno due bambine Marta e Livia.

Riccardo Menichini

(1976) inizia a lavorare saltuariamente in gioielleria dopo gli studi liceali (1990), si laurea in Giurisprudenza nel 1998 e nel 1999 partecipa al 182° Corso Allievi Ufficiali di Complemento dell’Esercito Italiano e diventa Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. Dopo due anni di appassionante attività operativa decide di lasciare l’Arma per dedicarsi all’attività di famiglia così, nel 2001, a New York, viene nominato perito gemmologico con specializzazione in brillanti dal Gemmological Institute of America (G.I.A.), il più importante istituto gemmologico mondiale. Dopo una serie di corsi di specializzazione di vario genere (marketing, disegno del gioiello, computer cad, ecc..) lavora attivamente in negozio e viaggia con il padre ed il fratello nelle fiere internazionali (Vicenza, Basilea, Ginevra, Hong Kong tra le più importanti). E’ interessato alla vita sindacale del settore orafo e partecipa attivamente come Consigliere nell’ Associazione Regionale Romana Orafa dal 2004, rifonda il Club dei Giovani e, divenuto Senior, dal 2015 è Console Tesoriere dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma città di Roma (l’antica corporazione orafa dello Stato della Chiesa fondato nel 1404 ed ancora oggi attiva come ente culturale).  Dal 2007 è sposato con Giulia, nel 2013 nasce Vittoria e nel 2015 la secondogenita Clelia

Riccardo Menichini
Renato Menichini

La nuova veste della storica Menichini Gioiellieri.

Attualmente la gioielleria Menichini è un punto di riferimento dei cittadini della Capitale per gioielli di prestigio distinguibili per l’accuratezza della lavorazione tradizionale di eccezionale qualità e l’assoluta novità proposta dal design orafo, così come anche per turisti stranieri innamorati dell’arte italiana che periodicamente vengono nel Bel Paese per circondarsi del nostro stile.

Nel 2005 la sede di Piazza di Spagna ha raddoppiato la superficie di vendita restaurando gli interni sempre nello stile classico e accogliente che lo contraddistingue e realizzando una nuova vetrina su via del Babuino che consentirà di dividere l’esposizione dei gioielli da quella degli orologi.

Nel 2020 la boutique ha rinnovato i suoi locali risistemando gli spazi interni mantenendo al contempo l’impostazione storica e tutelando i vincoli urbanistico – architettonici delle Belle Arti.

Le sale di vendita sono tre: la prima sala è dedicata all’esposizione ed alla vendita dell’oreficeria-gioielleria sia tradizionale che moderna, i prodotti esclusivi Menichini, i diamanti oltre che i prestigiosi Marchi italiani, europei e internazionali; la seconda sala, d’ipostazione più moderna con quattro corner, è dedicata alle collezioni degli orologi Menichini e degli orologi dei più prestigiosi brands svizzeri di cui la nostra gioielleria è concessionario ufficiale, con servizi di vendita, post-vendita e riparazioni.

La rinnovata scala, più comoda, consente di accedere alla nuova e terza sala di vendita dove, grazie alla sua riservatezza, permette di svolgere trattative riservate, è inoltre fornita di strumentazioni tecnologiche (computers, microscopio 10X, bilance ecc) ormai necessarie per verificare in modo scientifico la qualità, l’originalità ed il valore dei prodotti e delle pietre, in particolare dei diamanti. Adiacente a questa si trovano altri locali di servizio per l’amministrazione, l’archivio e servizi vari.

Le date principali:

1850 – Raffaele si trasferisce a Roma da Chieti

1865 – via Santa Maria della Tinta, (Claudio e Nicola)

1910 – via Principe Amedeo (Ettore senior)

1932 – Piazza di Spagna, 74 (Mario e Renato)

1963 – Piazza di Spagna, 1 (Ettore junior)

2000 – ampliamento su via del Babuino (Renato e Riccardo)

2020 – ristrutturazione e ampliamento