Sono considerati metalli nobili quelli che presentano una reattività molto scarsa agli agenti esterni: oro, argento, platino, palladio, rodio, osmio, titanio, iridio, tantalio, ecc.. generalmente sono duttili, malleabili, buoni conduttori di calore e di elettricità e di elevato peso specifico. Per la legge italiana solo 4 di questi: oro, platino, argento e palladio sono metalli preziosi e hanno una legislazione particolare per la lavorazione e la vendita.
Fin dall’epoca dei comuni in Italia il commercio dei metalli preziosi è stato regolamentato da normative, la prima legge organica valida in tutta la nazione fu fatta in epoca fascista, sulla base di questa ci sono stati aggiornamenti per esigenze tecniche. La normativa valida attualmente in Italia é il decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 2015 N° 168 modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 N° 150 : Regolamento delle norme sull’applicazione del Decreto Legislativo del 22 maggio 1999 N°251 sulla disciplina del titolo e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi. I metalli preziosi in Italia sono 4: oro, platino, palladio e argento. Su ogni oggetto venduto sono previsti un marchio di identificazione che contiene il numero assegnato ad ogni produttore di oggetti preziosi e la provincia in cui risiede, più il marchio del titolo (percentuale di metallo prezioso dell’oggetto) incluso in una sagoma la cui sagoma indica il metallo prezioso.
L’ORO – Benché raro è stato il primo metallo ad essere conosciuto dall’uomo, infatti per la scarsa tendenza a combinarsi con altri elementi generalmente, si trova allo stato puro sottoforma di pagliuzze. Ha quindi rappresentato rarità e valore. Il peso specifico è 19,30 (il piombo ha peso specifico 11,34), fonde a 1063 gradi centigradi quindi si lavora con la fiamma del gas domestico, ottimo conduttore elettrico, è il metallo più malleabile (proprietà di ridursi in fogli) e dopo il platino il più duttile ( ridursi in fili) . L’oro puro è poco duro quindi per l’oggettistica si usa in lega con alti metalli che hanno colori diversi e che condizionano il colore della lega: oro verde con argento, oro rosso con rame e argento, oro bianco con lo zinco e il nichel giallo o il palladio. l’oro bianco usualmente viene rodiato per farlo diventare più bianco e brillante, si è cominciato ad usare l’oro bianco dopo la fine della prima guerra mondiale.
IL PLATINO – Scoperto nel 1735 è più duro dell’oro e si usa allo stato quasi puro, fonde 1769 gradi centigradi e si lavora con a fiamma ossidrica, ha un peso specifico di 21,40 ed è il più duttile dei metalli.
L’ARGENTO – è un metallo tenero si usa in lega con il rame, fonde a 961 gradi centigradi, peso specifico 10,50 (quasi come il piombo e la metà dell’oro) oltre che in oggettistica o vasellame si usa in varie industrie come quella fotografica.
IL PALLADIO – è un metallo della famiglia del platino come altri metalli nobili, si usa come lega e poco come oggettistica
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